A quasi 500 giorni da quella grande manifestazione che si snodò in tutta Lamezia con un solo unico denominatore, salvare la sanità lametina dal progressivo smantellamento a cui l'hanno sottoposta negli anni i decreti vergati dal commissario ad acta Scura, poco è cambiato. Ecco perché il Coordinamento Sanità 19 marzo ha organizzato questa mattina un nuovo sit in davanti all'ospedale Giovanni Paolo II e ha annunciato  che potrebbe anche protrarsi nei prossimi giorni.

 

A spiegare il perché il presidio lametino, che serve un bacino d'utenza di circa 150 mila utenti, sta perdendo pezzi è il presidente regionale di Cittadinanzattiva Felice Lentidoro, secondo il quale il nosocomio sarebbe vittima dell’anomala classificazione in spoke. La circostanza che, di fatto, il presidio avesse reparti che di solito sono contenuti negli hub, avrebbe portato al loro progressivo ridimensionamento.

 

Il coordinamento che ha organizzato la protesta è apolitico è apartitico, ma questa mattina davanti ai cancelli dell’ospedale la politica è stata presente. Come il consigliere regionale Mario Magno che si è fatto carico di traslare le richieste del comitato al governatore Oliverio, al dirigente generale alla Sanità Fatarella e al commissario Scura. Presenti anche i consiglieri comunali Giancarlo Nicotera e Mimmo Gianturco, oltre all’associazione Malati Cronici e rappresentanti sindacali.

 

Tiziana Bagnato