Procedono serrate le indagini in merito al rito funebre svoltosi nel quartiere Ciampa di Cavallo pochi giorni fa. Dal video girato in quella circostanza e diventato virale, la Polizia di Stato è riuscita ad identificare già un corposo numero di persone che sta procedendo a convocare e sono iniziate le prime sanzioni.

 

Di certo c’è che in quel contesto non sono state rispettate le norme anti contagio, dalla distanza minima di sicurezza di un metro, al divieto di assembramenti, all’obbligatorietà dell’uso di mascherine. Ma non si esclude che possano esserci anche contestazioni di tipo penale.

 

Già ascoltata la ditta di pompe funebri che ha trasportato il feretro dall’ospedale, in cui era deceduto l'uomo, al quartiere. Una sola la persona a bordo del carrro, ha dichiarato il titolare Alfredo Vescio che non ha potuto presenziare per problemi di salute. Il carro avrebbe dovuto solo sostare a mo’ di saluto al quartiere ma, ha detto Vescio, assistito nella vicenda dal legale Antonio Larussa, più persone di etnia rom avrebbero preso con forza la bara per poterla nella palazzina in cui abitava e simularne l’uscita.