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Una storia raccapricciante di violenza contro la sua compagna alla base della misura restrittiva eseguita da personale del commissariato di Pubblica Sicurezza di Lamezia Terme nei confronti di un uomo violento. Continua, infatti su disposizione del questore di Catanzaro, Amalia Di Ruocco, una intensa attività degli uffici investigativi competenti per far emergere le violenze, spesso taciute dalle vittime, che si consumano tra le mura domestiche.
Nel corso della relazione, durata 8 anni, l'uomo, un 47enne avrebbe minacciato di morte la compagna, l'avrebbe in più occasioni percossa e colpita con schiaffi, offesa reiteratarnente, ingenerando nella donna, una 40enne lametina, un perdurante stato di ansia, di paura e timore per la sua incolumità e quella dei suoi cari. Ormai divenuto intollerabile il rapporto ed esasperata da anni di violenze, aggressioni e prepotenze, la donna ha deciso di denunciare tutto a personale del commissariato specializzato nella tutela delle fasce più deboli.
Dall'informativa redatta dai poliziotti scaturiva il provvedimento di misura cautelare richiesto dal procuratore Luigi Maffia ed emesso dal Gip Gallo, misura che prevede il divieto di avvicinamento a meno di 100 metri dai luoghi frequentati dalla parte offesa e che è stata eseguita dagli uomini del Commissariato.
Anche tale indagine dimostra che per le violenze domestiche il silenzio non paga e che esiste la possibilità di uscire dal circolo della prevaricazione solo facendo ricorso alle istituzioni. Si ricorda che la Questura di Catanzaro ha aperto due caselle di posta elettronica per ricevere segnalazioni da parte di donne vittime di violenza ( spazioascolto.cz@poliziadistato.it) e da parte di vittime di bullismo (bullismo.cz@poliziadistato.it).
l.c.