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Una sorta di abbraccio collettivo a sostegno di chi denuncia, di chi non cede alle morbose attenzioni di chi pretende il pagamento del pizzo e cerca in tutti i modi di intimidire e svilire. Si chiama ‘Io non ci sto’ l’iniziativa lanciata da gruppo di cittadini ed imprenditori lametini che vuole rimanere anonimo e che ha visto ieri sera riversarsi in tanti nel supermercato Conad di via Piave per fare la spesa, esprimendo così simbolicamente vicinanza ai soci della catena.
Non un supermercato qualunque quello lametino, ma uno di quelli caduto nella trama di intimidazioni che per settimane ha tenuto sotto smacco la città. Sembrava essere tutto finito con l’arresto di un ventenne, su cui ora sta indagando la Dda. Ma pochi giorni fa l’ennesimo atto intimidatorio: un ordigno di basso potenziale è stato fatto esplodere davanti all’ingresso del supermercato. Stesse modalità: tarda serata, le 21.30 circa, e le videocamere di sorveglianza che riprendono un giovane incappucciato.
Tra gli scaffali del Conad tante espressioni della città. Dal sindaco Paolo Mascaro che ha ammesso di non ricordare l’ultima volta che ha fatto la spesa e che ha abbracciato Salvatore Rettura, uno dei titolari del supermercato, all’ex sindaco Gianni Speranza che ha condiviso la tessera club dell’ex consigliere regionale Mario Magno, fino all’ex presidente di Calabria Etica Pasqualino Ruberto e diverse altre esponenti della città, tra cui anche la squadra di volley Conad Lamezia.
Tiziana Bagnato