Nei giorni scorsi, le Fiamme gialle lametine, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione a un decreto emesso dal tribunale di Catanzaro, nei confronti di due esponenti della criminalità organizzata locale.


Il provvedimento della magistratura, già eseguito dai finanzieri, ha riguardato, in particolare, l’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nonchè una confisca di beni, a carico dei due indagati i quali, all’esito delle indagini, sono stati ritenuti socialmente pericolosi, poichè indiziati di appartenere ad una agguerrita organizzazione ‘ndranghetistica operante a Lamezia Terme, dedita al compimento di gravi reati, dei cui proventi hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per decenni.


Le indagini hanno dimostrato che i beni confiscati erano di valore del tutto sproporzionato e ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dagli indiziati.

 

In particolare, la confisca ha avuto come oggetto due ville, un appezzamento di terreno e tre autovetture per un valore complessivo di oltre 450.000 euro.