Peculato, riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Questa le accuse per i titolari della Caruso Group e della Automatic games, due aziende lametine specializzate nella realizzazione e gestione di slot machine e videogames. Secondo quanto riportato, questa mattina, da La gazzettadelsud e Ilquotidiano, le accuse sono a cairco degli amministratori delle due società tra i quali c'è Carolina Caruso, consigliere comunale di Fi e i suoi familari: il marito, Giuseppe Cristaudo, i fratelli Anna Maria e Antonio Caruso e Antonella Vitiello, moglie di quest'ultimo. Per la Caruso e i suoi familiari il pm ha chiesto l'interdizione dall'attività imprenditoriale e il sequestro di beni per 1,6 milioni di euro. Secondo gli inquirenti, dopo il fallimento delle società, i titolari avrebbero nascosto i soldi in cassa, trasferendoli su conti personali, per non lasciare nulla ai creditori. Nessuna connessione, a detta degli investigatori, tra l'attività aziendale della Caruso e l'attività di consigliere comunale.