Si tratta di un 45enne lametino che nella notte del 3 novembre 2022 avrebbe dato fuoco all’autovettura di Salvatore Cerra. Cruciali per le indagini dei carabinieri sono state le telecamere di videosorveglianza poste sulla strada. Ma il difensore dell'indagato contesta il movente
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Un 45enne lametino, Matteo Gaetano, è stato arrestato dai carabinieri perché gravemente indiziato di essere l’autore dell’incendio che nella notte del 3 novembre 2022, in via Trento, a Lamezia, ha distrutto l’auto dell’avvocato Salvatore Cerra.
I militari della Compagnia di Lamezia Terme, dunque, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della Procura.
La misura cautelare trae origine da un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme e dal Nor della locale Compagnia Carabinieri che, nell’immediatezza dell’evento ha acquisito rilevanti evidenze investigative valutate in termini di gravi indizi di colpevolezza, riuscendo, tra l’altro, a documentare – attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino – le fasi in cui l’uomo, a bordo di un monopattino, dopo aver effettuato un sopralluogo dell’area, si sarebbe avvicinato alla macchina, posizionato del materiale incendiario nel pneumatico anteriore destro, per poi appiccare l’incendio e darsi alla fuga per le vie circostanti. Le fiamme hanno danneggiato parzialmente anche un’altra autovettura parcheggiata nelle immediate vicinanze e la saracinesca di un esercizio commerciale. L’uomo è stato portato alla casa circondariale di Catanzaro Siano a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Ad ordinare il raid sarebbe stato un altro legale, collega del professionista vittima dell'attentato, verso il quale nutrirebbe sentimenti di invidia. Tra gli indagati dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, infatti, ci sono in tutto cinque persone. Le indagini dei carabinieri proseguono per accertare il ruolo rivestito nella vicenda da ciascuno degli indagati. L'ipotesi investigativa che si sta seguendo è che Gaetano abbia messo in atto l'incendio su mandato dell'avvocato che risulta indagato per questioni di rivalità professionale e per motivi d'interesse.
Dal difensore di Gaetano riceviamo e pubblichiamo
«Io sottoscritto Avv. Carlo Greco in qualità di difensore di fiducia di Matteo Gaetano, tratto in arresto in relazione all'incendio dell'autovettura dell'Avv. Salvatore Cerra, rappresento quanto segue.
A seguito delle notizie di stampa comparse su tutte le testate giornalistiche, in alcuni casi, è stato affermato che un avvocato non meglio individuato sarebbe il mandante dell'incendio dell'autovettura dell'Avv. Salvatore Cerra.
A parte quanto dirà il mio assistito nel corso dell'interrogatorio di garanzia, voglio precisare che dalla attenta lettura dell'ordinanza con cui è stata applicata al mio assistito la misura della restrizione in carcere, per il delitto di incendio, non vi è un solo passaggio da cui possa evincersi, anche in termini astrattamente probabilistici che un avvocato sia il mandante dell'atto intimidatorio e che questa sia l'ipotesi investigativa seguita dagli inquirenti.
Anche dal testo delle conversazioni intercettate ed utilizzate per l'applicazione della misura personale non viene fuori alcun elemento per sospettare che dietro il gravissimo fatto vi fosse un avvocato, né tanto meno, che la causa dell'attentato sia stata individuata in gelosie professionali o risentimenti personali.
Avv. Carlo Greco»