Ruote danneggiate agli operatori dell'immobile di via dei Bizantini. Sulla vicenda indagano i carabinieri ma presto del caso si potrebbe occupare la Dda
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
A neanche una settimana dall'incontro con la Cgil nel quale la Comunità ha denunciato gli atti intimidatori che con cadenza regolare stavano colpendo alcuni lavoratori delle realtà ospitate nell'immobile di via dei Bizantini, nel quartiere di Capizzaglie, don Giacomo Panizza è costretto ad ammettere: «Stanno continuando, ormai siamo nel mirino».
Ad essere prese di mira le ruote delle auto degli operatori della Progetto Sud, alcuni anche colpiti più volte. I danneggiamenti avvengono di giorno e a nulla è valso interrogare il quartiere che nega di sapere qualcosa o di avere visto particolari movimenti.
Delle indagini si occupano i carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, ma durante l'incontro della scorsa settimana l'avvocato della Comunità Italo Reale ha parlato di un imminente passaggio della vicenda al Procuratore Gratteri e alla Dda.
Nell'immobile di via dei Bizantini, confiscato alla 'ndrangheta, trovano respiro diverse realtà: dalla comunità per minori stranieri, alla Federazione per il Superamento dell'Handicap, a Banca Etica, Terzo Settore, un Dopo di Noi ecc.
Negli anni le intimidazioni ci sono sempre state ma rivolte al sacerdote o alla struttura, è la prima volta che vengono presi di punta gli operatori.