Tutto allagato nel piazzale che conduce alla struttura dove si celebrano le udienze antimafia di Maestrale-Carthago-Olimpo e Reset. Ecco cos'è successo stamattina
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Un'alluvione devastante ha colpito la zona industriale di Lamezia Terme, rendendo inaccessibile l'area dove si trovano l'ex Fondazione Terina e gli uffici Inail. Tra i luoghi più colpiti, anche l'aula bunker, utilizzata per importanti processi antimafia come Maestrale-Carthago-Olimpo, simbolo non solo di giustizia, ma anche di sicurezza e legalità nella regione. L’intera zona è stata sommersa dall'acqua, con il piazzale completamente allagato, e gli accessi bloccati a causa del maltempo che ha travolto la Calabria e la provincia di Catanzaro.
La pioggia torrenziale ha messo in ginocchio le "difese" della struttura che ospita processi di estrema importanza come il procedimento Maestrale-Carthago, che vede imputate le cosche vibonesi, ma sempre lì si tengono le sedute processuali di Reset, l'inchiesta della Dda di Catanzaro contro la 'ndrangheta cosentina sono rimasti paralizzati.
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Gli avvocati del foro di Vibo Valentia e di altre aree della Calabria, recatisi questa mattina all'aula bunker per partecipare all'udienza fissata, hanno trovato una scena "apocalittica". La presidente del collegio, Giulia Conti, ha emesso un decreto fuori udienza, spiegando che il processo non è stato celebrato «per esigenze di sicurezza dovute allo straripamento dei corsi d'acqua limitrofi alla sede e per il cedimento di tratti di strada che conducono all’aula».
La situazione è risultata critica già dalle prime ore del mattino. Alle 8.50, il collegio ha preso atto dell’emergenza sul posto e, di conseguenza, ha deciso di annullare l’udienza. La viabilità compromessa e i gravi rischi per la sicurezza delle persone presenti hanno portato a questa inevitabile decisione.
La presidente Comi ha poi aggiunto: «Preso atto delle criticità legate alla viabilità e dei rischi per l'incolumità fisica delle persone presenti in sede, l'udienza non si è celebrata». La prossima udienza è stata fissata per il 23 ottobre, quando verrà discussa la riprogrammazione delle attività processuali previste per oggi.