Palloncini bianchi e rossi si alzano in cielo mentre dalla folla scoppia un lungo applauso. Così la comunità di Botricello ha salutato Salvatore Gidari, il ferroviere di 56 anni picchiato a morte per una mancata precedenza L’uomo, padre di due figli, si trovava  ricoverato dal 21 luglio scorso all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ai medici che hanno tentato di tutto per salvarlo.

 

Picchiato selvaggiamente da un automobilista dopo un banale litigio avvenuto sulla 106, il ferroviere stava attraversando a piedi la strada quando per una mancata precedenza avrebbe urlato contro il furgoncino qualche frase di rimprovero. Un’offesa troppo grave per  l’autista del mezzo, un 27 enne di Belcastro ora ai domiciliari che  dopo avere  fermato la corsa, sceso dal mezzo, avrebbe sferrato un calco al malcapitato che cadendo ha battuto violentemente la testa.  Una morte assurda che ha lasciato sgomenta tutta la comunità di Botricello. 

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Al cordoglio dell’amministrazione comunale si unisce anche quello dell’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Il presidente Fabio Pugliese ricorda il grande gesto  d’amore compiuto dalla famiglia del ferroviere, che ha deciso di  donare gli organi.