All’Asp di Vibo Valentia il "tetto" c’è ma, si scopre andando negli uffici di via Dante Alighieri, è traballante. Per l’emergenza nei laboratori d’analisi, visto che da stamattina parte il blocco fino a un massimo di 50 prelievi al giorno, sono stati convocati il primario e i suoi collaboratori, che hanno garantito una deroga per oggi: sono state ammesse 75 prestazioni.
Una flessibilità altalenante che, però, non attenua l’esasperazione degli utenti, visto c’è chi lamenta ritardi per il ritiro dei risultati e non manca chi annuncia l’intenzione di rivolgersi alle strutture private. Solo che anche questi laboratori rischiano di andare in sofferenza, come ci spiega il direttore sanitario del Centro Nusdeo che spiega che da fine settembre, visto il surplus di lavoro che prevedono, i prelievi potrebbero avvenire fuori budget costringendo gli utenti a pagare per intero il servizio.
Difficoltà anche al pronto soccorso, visto che – come dichiara il direttore generale Elisabbetta Tripodi – mancano medici e il recente sblocco del turn over, determinato dal decreto Calabria, non risolve nell’immediato la situazione. Qualche spiraglio di normalità, invece, potrebbe aprirsi per quanto riguarda il personale infermieristico: la dirigente annuncia l'imminente assunzione di 30 nuovi camici bianchi.

Non mancano altri disservizi, però, e questa volta non c’entrano le risorse umane, bensì le macchine: al Cup di Moderata Durant, da venerdì, non funzionano i computer.