Riapertura delle scuole calabresi rimandata a lunedì 10 gennaio. È quanto ha deciso il presidente della Regione Roberto Occhiuto che questa sera ha firmato un’ordinanza ad hoc che procrastina la riapertura degli istituti a dopo il fine settimana che segue l’Epifania.

Una decisone, si legge nel provvedimento, legata alla “diffusione rapida e generalizzata del numero di nuovi casi di infezione nel territorio regionale, che ha fatto registrare la forte impennata della curva epidemiologica che ha raggiunto valori di incidenza prossimi a 500 per 100.000 abitanti nell’ultima settimana di monitoraggio, determinando anche una maggiore pressione sui servizi ospedalieri e su quelli territoriali».

Open vax day per gli studenti

L'ordinanza punta anche a utilizzare i due giorni di stop in più - 7 e 8 gennaio - per incrementare la campagna vaccinale tra i minorenni: «Una forte accelerazione della vaccinazione nella fascia di età 5-11 anni e, più genericamente nella fascia under 18 - si legge nel documento -  rappresentano elementi peculiari necessari a contenere l’impatto dell’epidemia da SARS-CoV-2 e da varianti emergenti, nel delicato contesto scolastico, che si intende preservare, al fine di garantire con continuità la didattica in presenza; la Regione Calabria sta promuovendo numerose iniziative al fine rafforzare la campagna vaccinale anti SARS-CoV-2 in ogni contesto sociale e, in particolare, intende incrementare ulteriormente la proporzione di immunizzati tra soggetti under 18, anche in considerazione del fatto che la campagna vaccinale per la fascia di età 5-11 anni, ha avuto inizio solo dal 16 dicembre 2021; si intende utilizzare, pertanto, il residuo periodo di festività natalizie, unitamente alle giornate del 7, 8 e 9 gennaio 2022, per la realizzazione degli “open vax day” in tutto il territorio regionale, particolarmente dedicati alla fascia di popolazione under 18».
Dunque, gli studenti calabresi delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, non rientreranno in classe prima della prossima settimana.

Intanto, a livello nazionale si infiamma il dibattito sull'opportnità o meno di optare per la didattica a distanza per un periodo di tempo prolungato, in attesa che la curva dei contagi cali. Il Governo non sembra intenzionato a cedere e per ora conferma l'intenzione di non sospendere l'attividà scolastica in presenza.