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"Il cimitero internazionale dei migranti - affermano Ameruso e Corbelli - sarà una grande conquista civile che deve unire il Paese, un motivo di orgoglio non solo per Tarsia e la Calabria ma per l'intera Italia. Consegneremo al Paese e al mondo intero un'opera umanitaria universale. Un'opera che è assolutamente indispensabile e urgente, come purtroppo dimostrano le continue stragi di poveri migranti, tra cui, come di nuovo anche ieri, altri bambini. Il cimitero sarà costruito per dare una degna sepoltura alle vittime delle tragedie del mare, a tutti quei poveri e sfortunati migranti che hanno perso la vita mentre cercavano di arrivare in Italia e in Europa, in cerca di speranza, fuggendo dalla miseria, dalle guerre e dalle persecuzioni".
"Il cimitero internazionale dei migranti - concludono - sorgerà su una area di quasi 10 mila metri quadrati e potrà accogliere alcune migliaia di salme di immigrati, ad iniziare innanzitutto da quelli dei tanti bambini morti nei naufragi, e proprio ad uno di loro, il piccolo Aylan Kurdi, questo cimitero sarà intitolato".