VIDEO | Le restrizioni limiteranno i cenoni e molti, soprattutto anziani, la vivranno in solitudine. Solo all'innocenza dei più piccoli non fa paura il coronavirus: tutti in attesa dei doni sotto l'albero
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Negozi chiusi, come previsto dall'ultimo decreto del premier Conte. La corsa ai regali si è già esaurita ieri. E così stamattina, ad essere presi d'assalto, sono stati i supermercati. Sebbene attorno alla tavola ci saranno decisamente meno persone, per via delle restrizioni necessarie a contrastare la pandemia, nessuno sembra voler rinunciare alla tradizione del cenone. Meno commensali, è vero. E forse anche meno portate.
La solitudine degli anziani
Un Natale triste per quanti speravano di potersi incontrare davanti alle consuete tredici portate, ma lo sarà ancora di più per quegli anziani che trascorreranno queste giornate di festa in solitudine. «Sarò sola, i miei affetti sono tutti lontani. Guarderò la tv e pregherò», racconta una nonnina che incontriamo in un supermercato della città. Nel carrello solo il necessario.
In fila per il tampone
Quella odierna è stata anche una vigilia di attesa. Estenuante. Quella delle decine di persone in fila al drive-in, piuttosto che davanti ai laboratori privati per effettuare il tampone. «Vedere tutta questa gente in fila per effettuare il test - commenta una mamma - ci fa comprendere quanto la situazione sia veramente grave. Sono preoccupata», ammette. Sarà un Natale diverso quasi per tutti, non per i bambini: per loro la vigilia è l'attesa di Babbo Natale che stanotte porterà i doni sotto l'albero. La magia dell'innocenza.