La nuova puntata del format dedicato al maxiprocesso in onda stasera, 14 ottobre, alle 21.30 su LaC Tv, si occuperà della 'ndrangheta militare, quella armata, sempre pronta ad uccidere e capace di esercitare sul territorio un controllo capillare
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Diversamente pericolosa da quella - pervasiva ma mimetica - dei colletti bianchi. È la ‘ndrangheta militare, armata, sempre pronta ad uccidere, capace di esercitare un controllo capillare sul territorio, attraverso la sua capacità di intimidazione. Di questo si occuperà la prossima puntata di Rinascita Scott – Il maxiprocesso alla ’ndrangheta, format di approfondimento sullo storico procedimento penale in corso nell’aula bunker di Lamezia Terme, in onda stasera, giovedì 13 ottobre, alle 21.30 su LaC Tv.
Ospiti di Pietro Comito e Pino Aprile saranno Luigi Bonaventura, ex esponente apicale della ‘ndrangheta crotonese e collaboratore di giustizia che ha deposto davanti ai pm di quattordici diverse Procure italiane, l’avvocato Giovanni Vecchio, componente del collegio difensivo in diversi maxiprocessi che si sono celebrati e si celebrano in Calabria, e Giuseppe Botrello, referente di Libera, l’associazione guidata da don Luigi Ciotti parte civile in Rinascita Scott.
Nel corso della trasmissione si tratterà anche il tema della «‘ndrangheta silente», non punita all’epilogo del procedimento Helvetia, che in questa direzione ha segnato un rilevante precedente giurisprudenziale, proprio in seguito ad un ricorso presentato dall’avvocato Giovanni Vecchio. Si tratterà anche della sicurezza dei collaboratori di giustizia, anche alla luce dei recentissimi fermi effettuati dalla Dda di Ancona in relazione all’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello dello storico pentito Girolamo. Nel corso della trasmissione saranno trasmessi audio esclusivi delle deposizioni di altri collaboratori di giustizia resi nel corso delle indagini preliminari concluse dalla Dda di Catanzaro. E si tratterà dell’avvio del dibattimento al maxiprocesso Imponimento, parallelo a Rinascita Scott, con un’intervista all’avvocato Michele Andreano, difensore di uno degli imputati chiave, ovvero Emanuele Stillitani, fratello dell’ex assessore regionale Francescantonio Stillitani anch’egli sotto processo.