La notizia dell'arrivo della nave Amerigo Vespucci nelle acque di Scalea è stata accolta con estremo entusiasmo, e non solo dai cittadini di Torre Talao. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina al Comune, gli organizzatori dell'evento hanno raccontato che in questi giorni sono stati contattati da centinaia di turisti e curiosi che vorrebbero saperne di più sull'evento che si terrà il prossimo 18 giugno. Ma tuttora il programma è in fase di definizione e pertanto orari e modalità di visita sono ancora da decidere. L'unico dato certo, al momento, è che l'accesso sul veliero più bello del mondo non potrà essere consentito a tutti, in primis per ragioni di sicurezza.

Alla conferenza hanno preso parte il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, il consigliere Emanuele Fortunato, due ufficiali della Guardia Costiera e alcuni componenti dell'associazione presieduta da Enzo De Vito, "Cara vecchia Scalea", promotrice e organizzatrice della manifestazione. Tra i relatori c'era anche Pino Cardillo, l'attivista scaleoto che per primo ha avuto l'intuizione di ospitare il gigante della Marina Militare nelle acque tirreniche. L'uomo, successivamente, ha anche seguito il lungo iter burocratico che ha portato all'autorizzazione da parte del Ministero della Difesa.

La soddisfazione del sindaco

Il progetto è stato supportato sin da principio da tutta l'amministrazione comunale e in particolare dal primo cittadino, che ha dichiarato: «I fatti di cronaca che per lungo tempo hanno visto protagonista la nostra comunità ci hanno cucito addosso un marchio che non ci appartiene. Per fortuna ci sono manifestazioni come queste a ricordare che Scalea è molto altro. Le bellezze della nostra terra sono più forti di ogni cosa». Poi ha aggiunto: «Mi piacerebbe che quel giorno tutti i sindaci del territorio salissero a bordo, tutti insieme, per dimostrare che uniti possiamo fare la differenza».

La Amerigo Vespucci in miniatura

Per l'occasione, questa mattina è stata portata al Municipio una riproduzione fedele del veliero. L'opera è di Antonio Cotrone, che tutti a Scalea ricorderanno come Totonno, un ex maresciallo della Marina che ha fondato l'Associazione Italiana Marinai d'Italia. A conferenza conclusa, il modello in miniatura è stato preso in consegna dagli uomini della Guardia Costiera che la custodiranno nella nuova sede della Capitaneria di Porto, ubicata nelle stanze dell'ex tribunale.