C’è una questione sul tema mobilità che sembra mettere d’accordo tutti in Calabria, secondo il professor Francesco Russo, ordinario di ingegneria dei trasporti all’Università Mediterranea: «La progettazione della linea Lamezia-Falerna, facendo passare il tratto sotto l’aeroporto in modo da connettere Catanzaro, Crotone, Paola». Un progetto che, oltre a facilitare gli spostamenti in tutta la regione, incentiverebbe il turismo e alleggerirebbe la linea ferroviaria convenzionale. Insomma, per i viaggiatori provenienti da tutta la Calabria basterebbe arrivare in treno nella fermata dell’aeroporto, prendere una scala mobile e ritrovarsi dentro l’aerostazione. Eppure nessuno ne parla.

Roma non si è fatta in un giorno e per l’ex vicepresidente della Regione (nonché autorità riconosciuta in tema di trasporti) – intervistato da Alessandro Russo a Piazza Parlamento (è possibile rivedere la puntata su LaC Play) – considerando lo stallo in cui verte oggi il progetto Alta Velocità in Calabria, bisogna iniziare a piccoli passi per migliorare la mobilità al sud, partendo proprio da questa tratta che diventerebbe un hub integrato tra l’aerostazione di Lamezia e la stazione ferroviaria.

Non solo, questo progetto, di cui Russo parla a Piazza Parlamento, renderebbe più facile i collegamenti nella regione, potenziando anche il ruolo dell’aeroporto di Lamezia, ma soprattutto risponderebbe ad un’esigenza importante sul territorio: lasciare la linea ferroviaria attuale per il trasporto su merci. In tutta Europa, infatti, le linee dell’alta velocità sono ben distinte rispetto a quelle convenzionali, mentre nel nostro Paese «ci siamo incartati su questo», dice Russo, paragonando la linea dell’Alta velocità a «dei bicchieri di cristallo l’uno sull’altro», che dunque hanno bisogno di particolari accortezze.

Perché se un’opera del genere è così risolutiva si tergiversa ancora? È questa la domanda dell’esperto, su cui è la politica a dover dare una risposta ai cittadini soprattutto perché, è importante ribadirlo, dotarsi di un sistema ferroviario valido è fondamentale per incrementare il Pil della regione. Il che significa: turismo, posti di lavoro, progresso.

Ci sono tanti paradossi sul tema dell’alta velocità in Calabria: dalla mancanza di un reale progetto allo stato delle infrastrutture. Intanto, a fine dicembre Rete ferroviaria italiana ha pubblicato in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del lotto funzionale Battipaglia-Romagnano, parte della nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. La gara ha un valore di oltre 2,16 miliardi di euro, finanziati con risorse Pnrr. I lavori consistono nella realizzazione di una nuova linea di 35 chilometri in affiancamento a quella esistente il che migliorerà senz’altro le comunicazioni nel Sud d’Italia. Un’ottima notizia, insomma, ma non si capisce perché si parli di Salerno-Reggio Calabria visto che la linea andrà ad unire la Basilicata e la Puglia.

D’altra parte come dice Russo «se stiamo facendo la tratta Milano-Verona non possiamo dire che è la Milano Genova perché parliamo di zone diverse». La geografia sembra non valere in Calabria.