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“Ho letto le dichiarazioni di Rosy Bindi e vorrei chiarire di avere chiesto di parlare con lei in quanto l'onorevole Bindi è deputata eletta nella provincia di Reggio Calabria e che nel 2013 ho votato sia alle primarie che alle politiche successive. Non ho chiesto di essere sentita dalla commissione Antimafia”. Il chiarimento in una nota diffusa alla stampa dall’ex ministro Maria Carmela Lanzetta, ora tornata alla sua vita normale nella farmacia di Monasterace.
“Ho ricevuto - ha aggiunto - l'invito del segretario della Commissione e avendo rispetto delle istituzioni ho accettato di essere presente e rispondere alle domande senza peraltro chiedere l'argomento". "Ho letto dalle dichiarazioni - ha sostenuto Lanzetta - quello che mi verrà chiesto e vorrei chiarire, semmai ce ne fosse bisogno, che molti atti intimidatori sono effettuati con modalità mafiose anche se possiamo disconoscere chi le ha effettuate. Nel mio caso non conosco chi abbia provocato l'incendio della mia farmacia, né chi abbia deciso di fare sparare quattro colpi di pistola alla mia auto e uno alla serranda della farmacia. Come non conosco gli autori delle lettere di minacce. E' chiaro che questi atti avvengono con modalità mafiose”.