Neppure in piena emergenza coronavirus, si sono fermate le celebrazioni in ricordo della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista. I festeggiamenti si sono svolti ma in forma essenziale, simbolo di una nazione che non rinuncia ai propri ideali. «Abbiamo voluto celebrare in ogni caso - ha chiarito il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo - e credo che allo stesso modo si siano comportati tanti sindaci in Italia. Era doveroso da parte nostra anche in un momento così particolare, stiamo vivendo questo dramma e speriamo che finisca presto perchè la gente comincia ad avere grande sofferenza». 

 

Le prefetture avevano infatti autorizzato i soli sindaci a deporre la tradizionale corona d'alloro ai piedi del monumento dei caduti. A Catanzaro la celebrazione si è svolta, come di consueto, in piazza Matteotti. «Stiamo cercando anche d'intesa con il prefetto - ha continuato il primo cittadino - di capire cosa accadrà giorno 4 maggio. Non sarà facile, secondo me la riapertura sarà molto lenta e la gente continuerà a mantenere cautela anche se le attività riapriranno al pubblico. Speriamo che vada tutto bene».