La sigla sindacale presenta un esposto in Procura. Il segretario territoriale Simone: «Inascoltate le richieste dei medici e disattese le raccomandazioni ministeriali»
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La farmacia dell’Ospedale di Locri non sarebbe più in grado di fornire ai reparti ospedalieri l’approvvigionamento di materiale e presidi sanitari indispensabili a garantire l’assistenza ai pazienti ricoverati o che si presentano al Pronto Soccorso.
A lanciare l’allarme è il segretario territoriale della Uil-Fpl Nicola Simone, il quale ha presentato un esposto alla Procura di Reggio Calabria e alla Corte dei Conti «al fine – si legge nel documento - di consentire l’eventuale verifica dei fatti per come accaduti e delle responsabilità in capo ai dirigenti coinvolti all’esito delle mancate verifiche e controlli previste in ambito ospedaliero, anche – aggiunge il sindacalista - e soprattutto di quelle che rientrano nelle “Raccomandazioni ministeriali” elaborate dal Ministero della Salute per la prevenzione degli incidenti sanitari che fin troppo spesso si concludono in atti di malasanità».
Tutto nasce da una segnalazione del direttore della farmacia inoltrata alla direzione sanitaria ospedaliera dello scorso 22 marzo, con cui si comunicava la carenza di medicinali in magazzino. Una segnalazione che, secondo il sindacato «Potrebbe rimanere inascoltata, con conseguenze gravissime all’utenza esponendo le persone in serio pericolo di vita a causa dell’indifferente e grave responsabilità che rientrano nella conoscenza e corretta gestione del rischio clinico».