Resta immutato l'obiettivo già stabilito nel piano d'azione licenziato nel 2016 dall'ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e di recente confermato da Roberto Occhiuto, attraverso una integrazione di nuovi interventi da finanziare con fondi provenienti dal Por Calabria Fesr 2014/2020. Entro il 2023 la Calabria dovrà raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 65%, benché l'ultimo report stilato da Arpacal attribuisca valori piuttosto distanti da quel target.

L'ultimo report di Arpacal

Nell'ultimo aggiornamento pubblicato lo scorso dicembre e relativo ai dati della raccolta 2020 la Calabria ha compiuto solo un timido passo in avanti rispetto alla precedente annualità: la differenziata nel 2020 è cresciuta dello 0,6% passando dal 47,23 (2019) al 47,83 (2020). Entro il prossimo anno ci si attende però un improvviso balzo in avanti favorito - secondo le misure messe in campo - da nuovi interventi per la gestione della frazione organica

Opere mai realizzate

Benché previsti nel piano d'azione datato 2016 ancora non risultano entrati in funzione gli impianti pubblici per il trattamento della frazione organica che sarebbero dovuti esser realizzati già nel 2020. Lo scorso 31 gennaio così la giunta ha deciso, intanto, di riconfermare le linee programmatiche del vecchio piano d'azione ma di integrarlo prevedendo, appunto, «strategie mirate a colmare i deficit nei livelli di erogazione del servizio pubblico del ciclo dei rifiuti urbani aumentando il recupero della frazione organica attraverso il compostaggio».

Quattro nuovi impianti

Si configura la realizzazione di almeno quattro o cinque nuovi impianti attraverso i quali verrà garantito lo sfogo al trattamento della frazione organica e grazie ai quali si spera di traguardare l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il prossimo anno. Secondo la relazione d'aggiornamento del piano d'azione, a quella data si spera di ridurre i quantitativi di conferimento in discarica di circa 150 kg ad abitante all'anno e di «colmare in tempi brevi l'attuale deficit di trattamento dell'organico che è in continua crescita per effetto del miglioramento della raccolta differenziata e dell'incremento dei quantitativi raccolti».

La ricerca dei siti

A tale scopo verranno utilizzate risorse del fondo Por Calabria Fesr 2014/2020 già rimodulate nell'aprile dello scorso anno per una somma pari a 8 milioni di euro. Nello specifico, si prevede la costruzione di impianti per il trattamento della frazione organica di piccole dimensioni e con una capacità tra le cinque e le seimila tonnellate annue di rifiuto organico. L'obiettivo è «contribuire alla copertura del fabbisogno dell'ambito territoriale ottimale in cui saranno realizzati» e per l'individuazione dei siti la Regione dovrà procedere ad una concertazione con i cinque Ato di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia. La conclusione degli interventi con la messa in esercizio dei nuovi impianti è prevista per settembre 2023.