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«La preghiera muove anche le montagne, il mio piccolo nipotino inizia a dare i primi segni di vita nonostante la sue condizioni rimangono ancora di estrema gravità». Così scrive su facebook uno dei familiari del piccolo Manuel, il bimbo di quasi due anni investito per una tragica fatalità domenica scorsa nel piazzale antistante la sua abitazione di Curinga, nel Catanzarese.
Nei giorni scorsi il disperato appello della famiglia che invitava tutta la Calabria a pregare affinché il piccolo, ricoverato all’ospedale Pugliese – Ciacco del capoluogo di regione, si riprendesse. E la Calabria aveva risposto. Risponde ancora. Un’ondata d’amore inaspettata ha commosso mamma, papà e tutta la famiglia del piccolo. Ovunque sono nati gruppi di preghiera spontanei. A Paravati da Mamma Natuzza, a Lourdes, a Swindon in Inghilterra e un altro addirittura in Canada.
Le condizioni di Manuel rimangono comunque gravi ma i primi segnali arrivano e dai parenti l’appello a tutti: «Vi prego continuiamo a pregare».