VIDEO | Il sottosegretario alla Cultura ha risposto alle nostre domande sull’iniziativa della giunta Occhiuto che ha speso 2,6 milioni di euro per allestire un villaggio natalizio nel capoluogo lombardo. «Non condanno l’impiego di così tante risorse se l’obiettivo è anche spingere chi ha lasciato la sua regione a tornare» (ASCOLTA L'AUDIO)
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L’iniziativa promozionale della Regione Calabria davanti alla stazione centrale di Milano ha creato nelle ultime ore più di una polemica. Il grande villaggio natalizio di oltre 1500 metri quadri, allestito nella città meneghina, è infatti finanziato con più di 2,6 milioni di euro proprio dalla Regione guidata da Roberto Occhiuto, attraverso il brand di promozione territoriale “Calabria Straordinaria”.
A intervenire in merito allo «scandalo» la Filcams Cgil, che con una dura nota parla di «gestione politica sbagliata e volutamente fallimentare nei risultati dell’assessore (Orsomarso ndr) che i più parevano non vedere». A difesa dell’iniziativa si è invece schierato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Antonio Montuoro, che rispondendo alle critiche della Cgil parla invece di «visione miope e legata a vecchie logiche».
Ad esprimere il proprio parere sull’argomento anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, ieri ad Acri dove ha ritirato il Premio “Vincenzo Padula. «In sé l’iniziativa della Regione non è riprovevole – dice Sgarbi –, soprattutto se è mossa anche dall’intenzione di incentivare i tanti calabresi diventati milanesi negli anni, a tornare in Calabria». Secondo il sottosegretario alla Cultura, quindi, l’istallazione natalizia allo scalo ferroviario meneghino potrebbe anche avere un significato più profondo che mira a promuovere una «Calabria in cui ritornare».
Sgarbi non sottovaluta però l'obiettivo più esplicito dell'iniziativa, cioè offrire una cassa di risonanza in termini pubblicitari e di promozione del territorio: «In questo caso la Calabria è al centro di una stazione europea. Da questo punto di vista non discuto l’intenzione di Occhiuto e dei suoi di dare un respiro non locale alla regione. Certo – aggiunge - valutare una spesa così alta, significa non far mancare un contributo altrettanto utile per la Calabria». Sul mega finanziamento da 2.6 milioni di euro Sgarbi aggiunge: «I soldi non sono buttati se restituiscono a questa regione un’identità e una riconoscibilità e una dimensione centrale».
Vittorio Sgarbi ha poi dato il suo parere in merito al post polemico di Andrea Capelletti, sindaco leghista di Covo, nel Bergamasco, che su facebook ha sollevato più di una perplessità sull’iniziativa sostenendo che «va bene tutto… rispetto per tutti… ma che nel periodo natalizio la stazione Centrale diventi il palcoscenico della Regione Calabria anche no!»
«Farebbe bene il sindaco a venire in Calabria per vedere la civiltà che c’è qui e che lui non ha manifestato – dice Sgarbi -. È una battuta che si può comprendere ma è troppo ostile soprattutto per la missione di Salvini negli ultimi 10 anni, che è quella di diventare un partito nazionale e se il leader del Carroccio è riuscito a ottenere consenso qui è perché ha ritenuto che la Calabria fosse come il Nord Italia».
«In Calabria la Lega ha avuto molto consenso – ha aggiunto il sottosegretario -, quindi è bene non mandare troppo avanti sindaci che dicono queste cose ,perché quello che hai conquistato rischi di perderlo». In merito alla polemica del primo cittadino, Sgarbi promette che «della vicenda ne parlerò con Occhiuto. Il sindaco forse ha sbagliato – dice - anche a danno della Lega e di Salvini», soprattutto perché «è stato difficile ristabilire l’amicizia della Lega verso il Sud, dopo le tante volte, da Bossi in avanti, in cui il Meridione è stato maltrattato».