Deliberato da Roma l’invio di altre 30 unità in supporto del dispositivo di soccorso regionale. Il direttore dei Vigili del Fuoco: «Quest’anno come il 2021? Ancora non possiamo dirlo ma noi siamo pronti ad intervenire»
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Giungeranno in mattinata in Calabria tre nuovi moduli in assetto anticendio boschivo provenienti dal Piemonte, dal Lazio e dalle Marche per aiutare la Calabria a fronteggiare l’emergenza incendi. L’invio di nuove unità in supporto al dispositivo di soccorso regionale è stato disposto nella serata di ieri dal Centro operativo nazionale dei Vigili del fuoco, al termine di una giornata da bollino rosso in tutta la Calabria che ha fatto registrare anche la prima vittima, un uomo di 98 anni a Cardeto in provincia di Reggio Calabria.
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È questa l’area in cui la situazione resta maggiormente critica per via delle presenza di più fronti d’incendio scoppiati, inoltre, in prossimità di centri abitati. Nella provincia di Reggio Calabria sono concentrati, infatti, i maggiori interventi dei Vigili del fuoco che da giorni operano senza soluzione di continuità per sedare i vasti roghi di vegetazione.
Ed è qui che sono già stati dirottati nei giorni scorsi i primi quattro moduli provenienti da altre regioni d’Italia, si tratta di unità aggiuntive inviate dalla Campania, dal Lazio, dalla Basilicata e dal Molise, quest’ultimo in un primo tempo assegnato alla provincia di Cosenza ma successivamente dislocato a Reggio per dar manforte agli uomini sul fronte di fuoco.
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In totale, con gli ultimi arrivi, operano a regime quasi 400 unità dei vigili del fuoco nel tentativo di domare le fiamme che imperversano ormai da giorni da nord a sud della Calabria. Oltre alle squadre ordinarie (265 unità) sono scesi in campo sette moduli in assetto antincendio boschivo inviate da altre regioni d’Italia (70 unità) a cui si aggiungono altri 65 vigili richiamati in servizio dai comandi provinciali in virtù della convenzione sottoscritta con la Regione.
«Le condizioni metereologiche, con temperature improbe unita a ventosità, certamente non ha aiutato nel far regredire questo fenomeno che stiamo registrando ormai in maniera decisa da giorni» ha dichiarato il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Maurizio Lucia. «Abbiamo incendi di vegetazione che interessano tutte le province, nessuna esclusa. La condizione più critica riguarda la provincia di Reggio Calabria».
In quest’ultima area vi sono incendi che si propagano, infatti, da giorni. «Quando un incendio investe aree difficilmente raggiungibili da terra, imperversati da vento e con le temperature registrate in questi giorni determina una velocità di propagazione dei fenomeni assai importante. Alcuni di questi – ha aggiunto il direttore - si sviluppano in prossimità di centri abitati. Questo ha comportato l’allontanamento di cittadini dalle proprie abitazioni in via preventiva per evitare che si potessero trovare esposti al fumo e alle fiamme».
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«Il concorso aereo contribuisce a governare i fenomeni ma da solo, se non c’è una adeguata capacità di affrontare il fuoco da terra, non si è in grado di estinguere la maggior parte degli incendi. C’è una evoluzione che ha presupposto lo schieramento di forze importanti e capace di contenere gli effetti degli incendi. È evidente che un deciso miglioramento potremmo registrarlo laddove le condizioni meteo andranno a mutare. Ciò ci consentirà di avere la natura dalla nostra parte».
Il mese di luglio per molti aspetti ha riportato alla memoria quel che avvenuto nell’estate del 2021, quando la Calabria fu colpita da una ondata eccezionale di incendi. «Quelli manifestatisi nel 2021 sono stati fenomeni di portata eccezionale. Oggi – ha chiarito il direttore - non siamo ancora nelle condizioni di poter dire se questa estate possa essere confrontabile, in termini di effetti, con quella del 2021. Speriamo proprio di no ma in ogni caso noi siamo pronti, con il nostro assetto operativo, ad intervenire in tutti i contesti in cui vi sia necessità».