Pronta da tempo ma ancora non inaugurata. È la sorte della biblioteca comunale di Bonifati, composta da duemila volumi e un vasto archivio storico. A denunciarlo sono Luigi e Carmine Lombardo, cittadini e attivisti del piccolo centro altotirrenico, che da tempo attendono l'apertura al pubblico dei locali al primo piano di uno stabile distante solo pochi passi dalla piazza centrale del paese.

La contorta vicenda

Luigi Lombardo ha 74 anni e in paese lo conoscono tutti. È stato uno dei principali esponenti del Partito Socialista del territorio, quando ancora fare politica era una cosa seria e si combattevano le battaglie portando avanti principi e ideali. Lui di lotte ne ha combattute e vinte tante e tra queste c'è anche quella che ha consegnato alla cittadinanza le stanze che oggi ospitano la biblioteca. La vicenda è nota. I locali erano stati originariamente donati da un imprenditore a un'associazione del posto e l'atto notarile dell'epoca li metteva a disposizione fino alla morte dell'ultimo socio, poi sarebbero diventati beni pubblici. Nel frattempo, però, in quelle stanze si è discusso anche di politica e per un lungo periodo la sede è stata occupata dagli iscritti di un altro partito. Dopo molti anni, questi ultimi avrebbero voluto appropriarsi dell'immobile facendo appello all'usucapione, che in Italia consente «l'acquisto della proprietà a titolo originario basato sul perdurare per un determinato periodo di tempo del possesso su un bene». Luigi Lombardo è stato tra i più fervidi oppositori dei suoi avversari politici, anche in tribunale, e nel 2021, dopo anni di processi e sentenze, i giudici hanno stabilito che gli spazi sono diventati definitivamente proprietà comunale.

I duemila volumi

Dopo la consegna delle chiavi ai legittimi proprietari, un impiegato del Comune di Bonifati decide di trasformare i locali in una biblioteca «a disposizione dei giovani, dei ragazzi, di chi vuol passare un'ora a leggere un vecchio libro», precisa Luigi. Al progetto collaborano in tanti, in particolare Giuseppe, «un ragazzo molto disponibile», e in poco tempo i volumi sistemati negli scaffali diventano duemila. La biblioteca contiene anche un archivio storico dal valore inestimabile. Ma la cittadinanza deve attendere ancora. «Il sindaco - dichiara Carmine Lombardo - aveva promesso che sarebbe stata aperta al pubblico a settembre scorso, ma è passato quasi un anno e, inspiegabilmente, dell'inaugurazione non se ne sa ancora nulla». Di qui, la decisione di rendere pubblica la vicenda.