Feneal Uil Calabria chiede al governo investimenti in infrastrutture per permettere al territorio di uscire dall’isolamento in cui versa da anni
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Piano Versace, strada statale 106, bonifica, Antica Kroton, Agenda Urbana: è lungo l’elenco delle opere ancora incompiute nel crotonese. Una serie di interventi attesi, ma non ancora del tutto realizzati, sui quali ha voluto puntare i riflettori la Feneal Uil Calabria.
Il tour del sindacato
Il sindacato sta facendo un tour nei luoghi simbolo della "cattiva gestione" della cosa pubblica nella regione e la tappa crotonese ha riguardato il ponte sul fiume Neto, che corre lungo la SS 106, a nord di Crotone. A ogni pioggia si teme per la sua tenuta, viene spesso chiuso al transito. L’aspetto è poco rassicurante, sebbene percorribile: evidenti crepe e un inquietante avvallamento preoccupano i numerosi automobilisti, che ogni giorno percorrono quel tratto di strada. Solo qualche settimana fa l’Anas ha appaltato i lavori di manutenzione. Non a caso, il sindacato l’ha scelto come rappresentazione della precarietà in cui versa il territorio, che senza investimenti infrastrutturali rischia il completo isolamento.
Investire in infrastrutture
«Il ponte sul fiume Neto costituisce una viabilità primaria ad alta intensità di traffico – ricorda Maria Elena Senese, segretario generale Feneal Uil Calabria - I cittadini hanno diritto di accedere a una mobilità veloce e sicura. Per questo chiediamo che l’ammodernamento della statale 106 debba investire anche il territorio crotonese».
Secondo Senese vi è dunque la necessità di «far uscire questa zona dall’isolamento in cui si trova da tanti anni e lo possiamo fare solo intervenendo con investimenti in infrastrutture materiali e immateriali. Sembra di vivere in una zona da terzo mondo proprio perché mancano le infrastrutture primarie». Infine l’appello al governo: «Ora che ha le risorse disponibili le utilizzi nel modo migliore».
Migliorare benessere del territorio
«A distanza di 24 anni, il piano Versace è solo parzialmente realizzato – spiega Fabio Tomaino, segretario generale Uil Crotone – e se questo lo sommiamo a bonifica, Antica Kroton, Agenda Urbana e tanto altro facciamo una sommatoria delle opere pubbliche incompiute».
Eppure, osserva ancora Tomaino, «mettendo in campo e realizzando tutti quegli investimenti già pronti, innalzeremmo gli indicatori –cultura, ambiente, sviluppo, occupazione, sicurezza – che oggi ci pongono invece in basso alle classifiche sul benessere nei territori».