Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con la stretta sulle misure per Natale. Dunque lockdown a singhiozzo tra giorni in zona arancione e in zona rossa -per i festivi e prefestivi - possibilità di visite di due non conviventi ma escludendo dal conteggio gli 'under 14', possibilità di spostarsi nei giorni 'arancione' tra piccoli comuni sotto i 5000 abitanti. Confermato sul filo il coprifuoco alle 22, nella penultima bozza -quella stilata nel vertice Conte-capi delegazione- era anticipato alle 20.

La conferenza stampa di Conte

Il premier Giuseppe Conte, intervenuto in conferenza stampa ha spiegato: «Le misure hanno funzionato tant’è che abbiamo portato sotto controllo la curva del contagio. Ricordo che quando siamo partirti con questo nuovo metodo a zone eravamo a 1.7 e l’abbiamo portato sotto l’uno. Ma la situazione rimane difficile in tutta Europa, il virus continua a circolare. Tra i nostri esperti c’è la preoccupazione di un’impennata nel periodo natalizio. Il Cts ha espresso preoccupazione e dobbiamo quindi intervenire con misure che sono necessarie, anche in vista della ripresa delle attività a gennaio».

Italia zona rossa

Nel dettaglio «abbiamo stilato un decreto legge (no Dpcm), un punto di equilibrio tra la stretta che dobbiamo attuare e le deroghe. L'intero territorio nazionale sarà zona rossa in tutti i giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre; e 1, 2, 5 e 6 gennaio, festivi e prefestivi. Si potrà uscire di casa solo per ragioni lavoro, necessità e salute. È possibile ricevere due persone non conviventi tra le ore 5 e le 22. Potranno portare con se due minori di 14 anni, disabili e persone non autonome».

Viene «consentita l'attività motoria in forma individuale. Chiusi i vari ristoranti e centri estetici. Restano aperti alcuni esercizi: supermercati, beni alimentari, edicole farmacie parafarmacie e barbieri».

La zona arancione

L’intero territorio nazionale sarà zona arancione nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio: «ci si potrà spostare solo all'interno del proprio comune di residenza senza specificare il motivo ma sono permessi gli spostamenti dai comuni dentro i 5mila abitanti entro un raggio di 30 chilometri. I negozi saranno aperti sino alle 21».

I ristori

Altro aspetto ha riguardato le misure di ristoro: «Comprendiamo le difficoltà economiche degli operatori, delle imprese. Sono cose che devono viaggiare insieme: misure restrittive e misure di ristoro. Pertanto questo decreto legge dispone un immediato ristoro per 645 milioni a favore di ristoranti e bar. Le attività riceveranno il 100 per cento rispetto a quanto già ricevuto in base al decreto rilancio. Stiamo predisponendo inoltre misure di tutela per i lavoratori autonomi e partite iva».