Un giovane di 19 anni, G.S., è stato arrestato dai carabinieri ieri a Isola di Capo Rizzuto per aver tentato di sparare al suo rivale in amore, un 22enne del luogo. I militari gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa lo scorso 11 ottobre dal gip presso il Tribunale di Crotone, Romina Rizzo, con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale di un’arma da sparo.

I fatti risalgono al 23 aprile scorso, quando la vittima denunciò ai militari che la notte precedente, mentre stava rincasando il località Bugiafro, qualcuno aveva tentato di colpirlo con un’arma da fuoco. I colpi esplosi per fortuna non l’avevano attinto, raggiungendo solo il cofano e la portiera anteriore della sua auto, una Fiat Punto, all’interno della quale è stata in effetti rinvenuta un’ogiva.

Nel corso delle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore di Crotone Andrea Corvino, sono state acquisite numerose immagini realizzate dagli impianti di videosorveglianza privati e pubblici dell’area. Queste hanno permesso di individuare nei pressi del luogo dell’accaduto due persone, e in un tratto successivo di strada, una di esse, che teneva verosimilmente un passamontagna nella mano. Si è così giunti, grazie anche al racconto della vittma, all’identificazione del presunto autore della sparatoria e alla ricostruzione del movente dell’accaduto. In particolare, l’arrestato non accettava che il 22enne avesse iniziato a frequentare la sua ex ragazza e già in diverse occasioni aveva cercato di convincerlo a interrompere la relazione.

Durante l’attività investigativa, i carabinieri hanno accertato inoltre «l’insistente e asfissiante atteggiamento persecutorio tenuto da G. S. nei confronti della ragazza, finalizzato a comprenderne gli spostamenti e le nuove frequentazioni», come dimostrerebbero le acquisizioni delle conversazioni telematiche e della chat rinvenute sui profili social dell’arrestato. Non solo: il 19enne, la mattina precedente al fatto di cui è accusato, aveva pubblicato sul proprio profilo Instagram un post ispirato dal celebre film “Scarface”, interpretato dall’attore Al Pacino, sull’opportunità di stare lontani dalla donna a cui il boss era interessato.

Le indagini si sono avvalse anche di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che di verifica dei contenuti telematici presenti negli apparecchi telefonici in uso alle persone coinvolte nella vicenda. Proprio durante le captazioni, il 19enne esprimeva la preoccupazione per le indagini che erano in corso e il timore di essere arrestato, soprattutto dopo che i militari avevano eseguito una perquisizione nella sua abitazione, sequestrando materiale telematico in suo possesso. Preoccupazioni fondate, secondo i carabinieri, che nel telefonino hanno rinvenuto «numerose immagini tratte da Internet di armi e parti di esse, nonché un paio di fotografie di pistole, che si ritiene possa aver scattato personalmente». Il giovane si trova ora nel carcere di Crotone in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nei prossimi giorni.