E' mistero fitto sul macabro ritrovamento fatto da un cacciatore ieri pomeriggio in località Fontana Vecchia, una zona impervia nel comune di Ionadi. Uno scheletro, con ancora addosso gli indumenti, adagiato in mezzo alla fitta boscaglia. Un groviglio di arbusti sul greto di un corso d'acqua, dal quale i militari dell'arma e della Sezione investigazioni scientifiche hanno recuperato le ossa, appartenenti probabilmente ad un uomo adulto, che verranno analizzate dai periti del Ris di Messina. Intanto, è possibile solo fare delle congetture che rimarranno senza conferma fino all'analisi del Dna. Si cerca di attribuire un'identità allo scheletro, e al contempo di accertare se la morte sia avvenuta per cause naturali o in seguito a un omicidio. Il decesso, secondo i primi riscontri, risalirebbe a circa un anno e mezzo fa.

Dunque gli investigatori, coordinati dal pm Michele Sirgiovanni, stanno verificando le scomparse avvenute nel vibonese nel lasso di tempo indicato dalla scientifica. Le cronache ne hanno registrate tre. Un uomo di 82 anni, Giuseppe Ventrice, scomparso il 4 giugno scorso dalla sua casa di Mileto. Massimo Lampasi, di 25 anni, sparito da Serra San Bruno il 24 febbraio del 2013. E infine il 61enne Saverio Domenico Lombardi Satriani, che al momento della scomparsa si trovava proprio a Ionadi.

 

L'ipotesi più accreditata - Si sta prendendo sempre più in considerazione l’ipotesi che lo scheletro ritrovato sia proprio di Saverio Domenico Lombardi Satriani in virtù di due fattori: il primo è che l’uomo abitava a non molta distanza dal rinvenimento delle ossa; il secondo è che la scomparsa del 62enne, denunciata dal fratello nel febbraio 2013, sarebbe compatibile con i tempi di decomposizione del corpo che non dovrebbero superare i due anni.

 

L’uomo, secondo quanto reso noto dagli inquirenti, era già noto alle forze dell’ordine poiché arrestato per l’omicidio di tre persone e il ferimento di altre, commesso insieme ad un altra persona presso una nota struttura ricettiva del Vibonese nella notte di capodanno tra il 1979 e il 1980. Successivamente venne destinato nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto presso il quale restò in cura prima di tornare a casa e proseguire i trattamenti.

 

Il pm Sirgiovanni,  ha disposto l'esame autoptico sulle ossa che, poi, verranno spedite al Ris dei carabinieri di Messina per ricavarne il profilo genetico e fare la comparazione con quello di Satriani.