VIDEO | I disservizi della sanità calabrese che mettono a rischio la salute pubblica. La denuncia di un pensionato di Stefanaconi, nel vibonese
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Mario Lauricella, 75 anni, pilota militare in quiescenza. Qualche anno fa ha subito un intervento al cuore per l’impianto di quattro bypass. Ogni mese deve sottoporsi a visite di controllo per uno scompenso cardiaco. La prossima visita è stata fissata per il 30 giugno. Dovrà recarsi al policlinico di Germaneto con le analisi del sangue, ma il Cup non risponde.
Il Cup squilla a vuoto
In base alle nuove normative, bisogna infatti rivolgersi al Centro unico di prenotazioni. Una novità che ha scoperto stamattina dopo essersi recato all’ufficio analisi dell’Asp di Vibo Valentia. Prova a comporre il numero del Cup ma è irraggiungibile. Squilla. Una voce registrata indica il percorso da fare, invitando l’utente ad attendere qualche istante che si liberi il primo operatore. Ma di istanti ne passano tanti. Troppi.
Dopo tre minuti la conversazione si interrompe. «È da stamattina che provo a mettermi in contatto con il centralino, ma niente – dice amareggiato il pensionato che martedì prossimo dovrà presentarsi in clinica. «Senza analisi che vado a fare a Germaneto?» si domanda sconcertato. «È un esame urgente – spiega l’uomo che risiede a Stefanaconi– ne va della mia vita. Devo monitorare il mio cuore. Non è un controllo di routine, ma una visita importante».
Nuove disposizioni regionali anti-Covid
Non resta che mettere mano al portafogli e rivolgersi al privato. «Se non riuscirò a fare la prenotazione dovrò fare le analisi a pagamento. Ma poi – si chiede - Chi paga? Io ho l’esenzione totale».
Proviamo a chiedere spiegazioni al responsabile dell’ufficio prelievi che ci conferma la nuova disposizione. Davanti all’ufficio l’avviso: “Nel rispetto delle direttive regionali e aziendali per la prevenzione del contagio, gli esami emato-chimici potranno essere effettuati solo previa prenotazione presso il Cup”.
«Abbiamo le mani legate – dice il medico– noi eseguiamo solo le diposizioni. Deve rivolgersi alla direzione sanitaria, no a noi – ci ammonisce per poi aggiungere: «è triste dover mandare indietro diversi anziani provenienti anche dai centri limitrofi. Ma sono le disposizioni emanate dalla governatrice Santelli - conclude – e in fondo è giusto così»