La Questura di Cosenza sta indagando a 360 gradi per chiarire le dinamiche dell'attentato intimidatorio commesso nella notte tra sabato e domenica ai danni di due Smart apparentemente identiche, parcheggiate nei pressi di Piazza Zumbini.

 

Uno dei due veicoli appartiene alla moglie del sindaco di Rende Marcello Manna. L'altro, secondo quanto si è appreso, sarebbe intestato ad una farmacista di Marano Marchesato. L'ipotesi più accreditata è che i malviventi, nel dubbio, abbiano deciso di danneggiare entrambe le auto per non rischiare di fallire l'obiettivo.

Sono state utilizzate due bombe carta, l'esplosione è stata avvertita anche a diversi chilometri di distanza. La sensazione è che la vittima dell'intimidazione sia proprio il primo cittadino della città del Campagnano. Ma gli investigatori non escludono altre piste.

 

Si cerca di capire se l'attentato sia scaturito dal ruolo di amministratore di Marcello Manna che, intanto, ha incassato la solidarietà di Mario Occhiuto. Ma l'avvertimento, se di avvertimento si è trattato, potrebbe riguardare anche l'attività di avvocato penalista esercitata dal sindaco di Rende.

 

Salvatore Bruno