Concordato l'avvio di tavoli tecnici per definire una strategia comune in prospettiva della crezione di un'unica azienda sanitaria
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Scoppia la pace tra il rettore dell'università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro, e il commissario straordinario del policlinico di Catanzaro, Giuseppe Zuccatelli. Dopo mesi di logoranti guerre di posizione, i due rappresentanti istituzionali si sono incontrati questo pomeriggio in un faccia a faccia dai toni concilianti. Sul tavolo delle trattative l'annoso tema dell'integrazione tra l'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e il policlinico universitario, tornato prepotentemente d'attualità dopo che il Governo ha impugnato dinnanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale.
Tavoli tecnici
In quell'occasione l'interlocuzione istituzionale si era spostata di livello. Il Consiglio dei Ministri dopo aver proposto l'impugnativa aveva anche costituito un tavolo interministeriale per affrontare il nodo dell'integrazione, rientrato invece oggi nelle sfere locali di competenze. Il rettore e il commissario del policlinico hanno infatti questo pomeriggio concordato una serie di riunioni operative per definire una linea strategica, utile a dare nuovo impulso al processo di unificazione tra le due aziende. Il lavoro prodotto di comune intento dovrà poi essere illustrato a Roma.
Il protocollo d'intesa
Il manager romagnolo, insomma, vi parteciperà nella doppia veste di commissario del policlinico e dell'azienda ospedaliera; compito del resto per il quale era stato appositamente nominato dal ministero della Salute sulla scorta dell'entrata in vigore del decreto Calabria. I tavoli tecnici saranno propedeutici infine alla stesura di un protocollo d'intesa da stipulare tra la Regione - e in questo caso il commissario ad acta, Saverio Cotticelli - e l'università.
Il vituperato atto aziendale
Un documento non marginale anche sotto il profilo amministrativo per il policlinico universitario che nelle scorse settimane aveva adottato un atto di riorganizzazione aziendale, respinto però con vigore dal rettore che aveva lamentato proprio l'assenza di un protocollo d'intesa quale premessa essenziale per la definizione dell'atto interno.