Inizia il nuovo anno ma con i problemi di sempre. Il pronto soccorso dell'ospedale Pugliese di Catanzaro da giorni è sotto assedio. Aumenta l'afflusso di pazienti e anche le richieste di ricovero. Così il primario, Giuseppe Masciari, si è risolto per la soluzione estrema. «Siamo stati costretti al blocco dei ricoveri ordinari perché da alcuni giorni ci sono i reparti soprattutto quelli internisti sovraccarichi».

Saturi i venti posti letto di osservazione breve intensiva così come quelli del reparto di Medicina d'Accettazione e d'Urgenza. Ma la pressione sull'ospedale si è manifestata su larga scala: sono pieni i posti letto di Medicina, di Geriatria, di Malattie Infettive e il pronto soccorso, come spesso accade, si è trasformato rapidamente in una postazione d'appoggio per pazienti in attesa di essere smistati nelle altre unità operative. 

«Noi purtroppo abbiamo molta gente in attesa di essere ricoverata ma che non riusciamo a collocare» chiarisce ancora il primario. Il blocco dei ricoveri si è così reso necessario per decongestionare il reparto di prima emergenza. Per il momento riguarda solo i ricoveri programmati, la priorità resta assegnata all'emergenza. «Si tratta per la maggior parte di pazienti anziani con pluripatologie che necessitano di trattamento» aggiunge.

Ad impattare negativamente sull'organizzazione interna del nosocomio la doppia ondata di influenza, quest'anno più aggressiva che in passato, e il dilagare del covid. Ma le prospettive per i prossimi mesi non sono confortanti: «L'afflusso andrà ad aumentare - conferma il medico -. Per ora il clima ci ha aiutato ma da metà gennaio prevediamo un maggior afflusso. C'è stata una recrudescenza di pazienti covid positivi e in più questo è il periodo dell'influenza che ha portato ad un aumento di ricoveri». Il blocco per ora è stato disposto sine die anche per valutare l'evolversi della situazione.