Si avvia in parte a soluzione la querelle insorta attorno all'indennità integrativa per i medici convenzionati del 118. Nei giorni scorsi è stato infatti sottoscritto un accordo teso a modificare l'articolo 29 e l'articolo 31 dell'Air, quelli che avevano destato più di un dubbio interpretativo sulla necessità di liquidare le indennità ai medici che svolgono il servizio di prima emergenza.

Il nuovo accordo

«Con questo nuovo accordo che è adesso al vaglio dei tecnici del ministero si è messo un punto fermo alla necessità di corrispondere in tutte le aziende della Calabria l'emolumento anche con un congruo aumento. Infatti, dai 5,50 euro siamo passati a 10 euro benché le organizzazioni sindacali avessero chiesto 12 euro» chiarisce Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu. «Si rende pertanto più appetibile la permanenza dei meidici all'interno del servizio dell'emergenza urgenza» aggiunge ancora. Il dubbio interpretativo aveva infatti indotto l'Asp di Catanzaro, all'epoca retta da un terna commissariale dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, a trattenere e poi chiedere la restituzione delle indennità attribuite ai medici nel corso degli anni. Trattenute sugli stipendi che avevano generato una vera e propria fuga dal 118 con grave danno per il servizio d'emergenza.

Riorganizzazione del servizio

«L'accordo nei fatti è ratificato, potrebbe essere introdotta qualche modifica di natura giuridica in base a quello che dichiareranno gli organi di controllo del ministero, però nei fatti abbiamo previsto anche un aumento importante sullo stipendio dei medici del 118, giustificatissimo per il lavoro che compiono questi professionisti e che spesso e volentieri mettono a rischio anche la loro incolumità. In tal modo si dovrebbe rendere più appetibile il settore soprattutto quando finirà la pandemia, quindi con la disattivazione delle Usca, si potrebbe creare uno sbocco lavorativo per parecchi medici che a fine pandemia potrebbero trovarsi in una condizione di disoccupazione».

Il recupero delle somme 

Oggetto di un successivo intervento normativo potrebbe essere, inoltre, il recupero delle indennità non corrisposte nel 2021 poichè sospeso il pagamento sia dall'Asp di Catanzaro che da quella di Crotone. Il nuovo accordo integrativo una volta approvato sarà efficace a partire dal 2022. Allo scopo, si è al lavoro per istruire una legge regionale destinata al recupero delle somme. «Registriamo un positivo accoglimento dell'air così modificato - ha aggiunto ancora Esposito - anche se il problema del 118 andrà risolto a livello nazionale consentendo ai medici lo scivolemento alla dipendenza. Solo in questo modo e fornendo sicurezza ai medici il 118 verrà salvato. Resiste una incongruenza dal momento che ci sono medici convenzionati che pur svolgendo lo stesso lavoro e gli stessi compiti di fatto hanno tutele e stipendi differenti».