Sentiti tutti i sanitari che hanno avuto in cura tra il 28 e il 29 gennaio la bimba di 2 anni. L'obiettivo è ricostruire le dinamiche che hanno portato al trasferimento a Roma
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Si è svolto questa mattina il primo audit all'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro scaturito dall'indagine interna voluta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, all'indomani della morte della piccola Ginevra; la bimba di due anni affetta da una forma grave di polmonite sviluppata dopo aver contratto il covid.
Indagine interna
La commissione istituita dal dipartimento Tutela della Salute ha fatto tappa questa mattina a Catanzaro, dove ha audito il gruppo di medici che tra il 28 e il 29 gennaio ha avuto in cura la piccola paziente giunta già in gravi condizioni dall'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone.
Il trasferimento fuori regione
Una scelta maturata già nella serata di venerdì quando le condizioni della bambina sono apparse particolarmente critiche e che ha attirato non poche polemiche, in parte chiarite dall'azienda con la necessità di garantire il trattamento Ecmo, disponibile al Bambin Gesù di Roma. La commissione - costituita da un componente del dipartimento Tutela della Salute e dai risk manager di altre aziende calabresi - avrà quindi il compito di comprendere se vi siano eventuali responsabilità.
L'esito dell'autopsia
Del resto, era stato proprio il presidente della Regione a chiedere l'avvio di una indagine interna volta ad individuare eventuali falle del sistema sanitario regionale. Nel frattempo, si resta in attesa dell'esito dell'autopsia eseguita martedì sul corpo della piccola Ginevra all'Istituto nazionale di Malattie Infettive Spallanzani di Roma che dovrà accertare le cause del decesso.