Il primo cittadino è accusato di aver intascato un'indebita somma di denaro tramite il nipote allo scopo di favorire un imprenditore della città si è subito detto estraneo ai fatti, esprimendo la volontà di essere sentito al più presto dai magistrati
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La Procura di Catanzaro ha notificato una proroga di indagine al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo insieme al nipote Danilo Abramo, all’imprenditore Rauol Mellea e al fratello di quest’ultimo Gennaro Mellea (noto con il nome di Gianpiero, avvocato del Foro di Catanzaro).
L’inchiesta, di cui ancora non si conoscono i particolari, a carico del primo cittadino e degli altri soggetti coinvolti a vario titolo potrebbe vertere sulla concessione dell’area demaniale dei pontili del porto di Lido. E l’ipotesi accusatoria sarebbe basata su una somma indebita di denaro, che lo stesso Abramo avrebbe intascato - attraverso il nipote Danilo - allo scopo di favorire Mellea.
Sentito sulla vicenda, il legale del sindaco Enzo Ioppoli si è limitato a dare di fatto conferma della notizia affermando che il suo assistito professa la totale estraneità ai fatti contestati esprimendo inoltre la volontà di essere sentito al più presto dall'Ufficio di Procura guidato da Nicola Gratteri.