Lo ha stabilito il Tribunale di Castrovillari in merito alla vicenda che aveva coinvolto un marittimo 61enne
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Il comandante di un motopeschereccio è stato accolto dall’accusa di disastro marittimo. La vicenda viene illustrata dagli avvocati Ettore Zagarese e Danilo Galluzzi a partire dalla decisione del Tribunale di Castrovillari che, accogliendo le tesi dei legali, ha assolto A.E., 61enne di Corigliano, comandante di un motopeschereccio, dall'accusa di pericolo colposo, naufragio o disastro marittimo.
In particolare «secondo la tesi sostenuta dall'accusa per imprudenza ed imperizia, durante la conduzione del motopeschereccio di altura da lui comandato, danneggiava un'altra nave nella zona dritta e di prua. L'accusa sosteneva – riferiscono nella nota gli avvocati - che lo stesso aveva omesso di ordinare un appropriato servizio di vedetta durante la navigazione non valutando così l’esistenza del rischio di abbordaggio per come imposto dal Regolamento internazionale di prevenzione degli abbordi in mare».
In tale contesto «A.E. esperto marittimo, da buon coriglianese orgoglioso delle proprie capacità marinare, non aveva accettato l’accusa e per questo aveva incaricato, per sostenere la sua difesa, lo studio dell’avvocato Ettore Zagarese che – chiosa il comunicato - al termine di una articolata attività istruttoria, è riuscito a dimostrare l’innocenza del proprio assistito».