Ricoverata in rianimazione a Reggio Calabria con un gravissimo trauma cranico. La figlia di 3 anni è all’ospedale di Messina dove è stata operata. Fuori pericolo il compagno. Tutti originari di San Calogero, nel Vibonese, che piange due vittime e ora prega per i sopravvissuti
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Una comunità sconvolta, che vive una duplice sofferenza: il dolore immenso per chi è morto, Antonella Teramo e la figlia Maya di appena 4 anni, e la preoccupazione per la sorte di chi è rimasto ferito, Valentina Crudo, in rianimazione a Reggio Calabria con un fortissimo trauma cerebrale, e la figlia di 3 anni, F.T., operata nella notte a Messina dove è stata trasportata in elisoccorso. Gran parte delle persone coinvolte nello spaventoso incidente di ieri sera sulla Jonio-Tirreno sono originarie di San Calogero, nel Vibonese.
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«Una notizia devastante che ha colpito tutta la comunità», commenta il sindaco del piccolo centro, Giuseppe Maruca, che nel giorno dei funerali proclamerà il lutto cittadino in segno di affetto e vicinanza ai familiari delle vittime.
«Conoscevo personalmente Antonella e la piccola Maya. Un dolore immenso ha colpito tutti noi». A rendere più drammatico quanto accaduto c’è anche la circostanza che Valentina e il suo compagno si sarebbero dovuti sposare tra qualche giorno.
Il primo cittadino ricorda la promessa di matrimonio che hanno fatto Valentina Crudo e il suo compagno e padre della loro bimba di 3 anni, Domenico Teramo, anche lui rimasto ferito ma senza gravi conseguenze. «Si sarebbero dovuti sposare a fine mese – dice il sindaco affranto -. Ora preghiamo affinché presto possano tornare a casa insieme alla loro piccola».