Le polemiche si infittiscono dopo la tragica perdita di due vite a Thurio, e le parole del senatore Ernesto Rapani hanno sollevato nuove discussioni sulla necessità di azioni concrete per garantire la sicurezza e l'efficienza dei passaggi a livello cittadini. Secondo il parlamentare, infatti, una serie di lungaggini burocratiche avrebbero rallentato gli interventi per la messa in sicurezza della tratta.

Il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, ha preso posizione in seguito alle dichiarazioni del politico, mettendo in evidenza la mancanza di azioni tangibili, evidenziando che al mettendo dell’insediamento della giunta Stasi non era prevista chiusura dei cinque passaggi a livello cittadini. «A seguito di quanto accaduto, abbondano le parole, ma ciò che manca, ancora, sono gli impegni. Al nostro insediamento - fa rilevare- non erano previsti interventi di viabilità alternativa», ha affermato il primo cittadino, aggiungendo che è stato necessario insistere affinché venisse riconosciuta l'urgenza di tale proposta. Dopo anni di incontri e scambi di lettere, il Comune ha finalmente ottenuto la realizzazione di quattro viadotti carrabili, due sottopassi carrabili e due sottopassi pedonali, tra cui l'attraversamento viale dei Normanni-Frasso e via Provinciale-via Nazionale (all’altezza della chiesa dei santi Nicola e Leone).

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Tuttavia, i tempi di realizzazione sono ancora legati alle proposte ricevute, e l'urgente bisogno di migliorare la sicurezza stradale si scontra con la lentezza dell'azione. Il primo cittadino ha sottolineato che ora è il momento di passare dalle parole agli impegni concreti. «Chi ricopre incarichi di maggioranza in Parlamento ha il dovere di portare a casa risultati e non di commentare quelli degli altri», ha dichiarato Stasi. Ha esortato a accelerare i cantieri per la viabilità alternativa, ma anche per l'elettrificazione della tratta ionica, la realizzazione del collegamento e del cambio di banco per le stazioni di Corigliano-Rossano e il salvataggio della Praia-Tarsia.