La Polo in cui la notte del 6 ottobre 2019 persero la vita i quattro giovani, era sbandata in prossimità di una curva a cento chilometri orari, finendo contro il guardrail qualche secondo prima dello scontro con la Citroen
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Anche la Volkswagen Polo sulla quale viaggiavano i quattro giovani deceduti nella tragica notte del 6 ottobre 2019, procedeva a velocità sostenuta, calcolata in 100 chilometri orari in un tratto nel quale il limite massimo consentito è pari alla metà.
I rilievi del perito
Lo rivela la consulenza tecnica richiesta dalla Procura per tentare di ricostruire nella maniera più fedele possibile, la dinamica dello scontro in cui persero la vita Alessandro Algieri, Mario Chiappetta, Ernesto Federico Lentini e Paolo Iantorno, tutti di età compresa tra i 18 e i 19 anni. Nell'impatto rimasero gravemente feriti anche Gaspare Salerno di 33 anni e la sua compagna Carla Giampieri di 31, entrambi a bordo dell'altra auto coinvolta nello schianto, una Citroen C3.
L'arresto per omicidio stradale
Salerno, alla guida con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti dalla legge e con tracce di cannabinoidi nel sangue, è stato arrestato per omicidio stradale. Attualmente si trova rinchiuso, in applicazione di una ordinanza di carcerazione preventiva, nella casa circondariale di Paola. Il Gip del tribunale di Cosenza Letizia Benigno, dopo l'interrogatorio di garanzia, ha rigettato l'istanza di scarcerazione, ritenendo la detenzione misura appropriata ad evitare che l'uomo possa reiterare il reato. Preannunciato dal legale, ricorso al Tribunale della Libertà.
La prima fase dell'incidente
Secondo l'esperto nominato dal Pm, l'urto tra le due utilitarie è stato preceduto da un primo incidente autonomo della Polo condotta da Alessandro Algieri, con a bordo i quattro giovani. Diretto verso Cosenza, nell'affrontare una curva a circa 100 chilometri orari e con il fondo stradale reso viscido da una leggera pioggia, il veicolo è sbandato, ha tagliato la carreggiata ed è andato a sbattere contro il guard rail opposto.
Collisione fatale
Ha poi proseguito ancora per 31 metri la sua corsa incontrollata, finendo in posizione obliqua, quasi del tutto orizzontale, proprio al centro della corsia di marcia dei mezzi diretti verso Paola, nascosta dietro una curva. È stato allora che la Citroen lanciata, secondo il perito, ad una velocità di circa 120 chilometri orari, ha colpito in pieno la Volkswagen, investendone la fiancata destra. L'auto con a bordo i ragazzi è stata trascinata per una ventina di metri. Questo impatto sarebbe risultato fatale per i due giovani seduti sul lato destro del veicolo.
Le analisi rivelatrici
Non è escluso invece che Algieri, seduto al posto di guida e l'amico posizionato alle sue spalle, possano aver perso la vita già nella precedente collisione contro il guard rail. Questo aspetto, secondo quanto si è appreso, non è stato chiarito dall'esame autoptico. Le analisi effettuate nell'immediatezza dell'incidente hanno rivelato nel sangue di Gaspare Salerno, oltre a tracce di cannabinoidi, la presenza di un tasso alcolemico di circa 0,68 g/l mentre il limite massimo consentito è pari 0,50 g/l. Per questo nei suoi confronti la Prefettura ha irrogato la sanzione del ritiro della patente per sei mesi.
Ridotti tempi di reazione
Tale alterazione avrebbe ridotto ad un solo secondo il tempo per reagire all'improvviso ostacolo che gli si è frapposto davanti. Se avesse rispettato il limite di velocità e fosse stato nel pieno delle proprie facoltà, sostiene il consulente tecnico dell'accusa, Salerno avrebbe avuto invece tre secondi per tentare di evitare lo scontro. Determinanti ai fini dell'accertamento della verità, saranno anche i verbali compilati dai carabinieri della compagnia di Rende, intervenuti sul luogo dell'incidente, nel tratto della Statale 107 che attraversa l'abitato del Campagnano.