L’accusa nei suoi confronti è quella di aver favorito la cosca Grande Aracri di Cutro. Scarcerati invece Ottavio Rizzuto e Rosario Lerose
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Resta in carcere il cardiologo cutrese Alfonso Sestito, coinvolto nell’operazione Thomas condotta dalla Dda di Catanzaro. Scarcerati invece l’ex presidente della Banca di credito cooperativo del Crotonese, Ottavio Rizzuto, e l’imprenditore Rosario Lerose.
Sono queste le decisioni prese dal gip distrettuale, Giulio De Gregorio, a seguito degli interrogatori di garanzia dei tre indagati nell’operazione Thomas condotta dalla Guardia di Finanza di Crotone nei giorni scorsi.
Ottavio Rizzuto era stato arrestato insieme a Rosario Lerose dalla Dda di Catanzaro per concorso esterno in associazione mafiosa. L’accusa nei suoi confronti è quella di aver favorito la cosca Grande Aracri di Cutro nel corso del suo mandato di dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Cutro per aver assegnato una lunga serie di lavori all’impresa Idroimpianti di Rosario Lerose, ritenuta contigua al clan cutrese.
Il gip distrettuale di Catanzaro, Giulio De Gregorio, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha sostituito la misura cautelare in carcere per Rizzuto con quella dei domiciliari alla luce del fatto che l’ingegnere ha avuto una condotta processuale collaborativa e – si legge nella nuova ordinanza, «ha fornito, nel corso dell’interrogatorio, molti elementi che dovranno essere adeguatamente provati e riscontrati», ma che hanno, comunque, condotto «ad una nuova valutazione in termini positivi delle esigenze cautelari».
È tornato in libertà, invece, Rosario Lerose per il quale il gip ha disposto il divieto di dimora in Calabria. Resta in carcere, il cardiologo Alfonso Sestito, accusato di associazione mafiosa per aver finanziato alcuni affari della cosca Grande Aracri nel settore immobiliare.