Hanno optato per il rito abbreviato tutti i 27 imputati nel processo scaturito dall'inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro denominata The Keys messa a segno dal comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro su una presunta associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L'inchiesta

Il gup del Tribunale di Catanzaro ha ammesso tutte le posizioni degli indagati accusati a vario titolo anche di porto e detenzione di armi clandestine, danneggiamento, con l’aggravante di aver indotto minorenni a commettere tali reati. Ammessi a rito abbreviato:

  1. Davide Andreacchio, 1993, Soverato
  2. Sebastiano Azzolino, 1982, Catanzaro
  3. Raffaele Campagna, 1991, Thun, Svizzera
  4. Rocco Colubriale, 1998, Soverato
  5. Francesco Cosentino, 1995, Soverato
  6. Shara Cuoci, 1987, Soverato
  7. Angelo Gagliardi, 1995, Soverato
  8. Cosimo Gagliardi, 1960, Guardavalle
  9. Raffaella Gagliardi, 1982, Catanzaro
  10. Domenico Geracitano, 2001, Soverato
  11. Mattia Guido, 1993, Lamezia Terme
  12. Anthony Lo Piccolo, 1987, Stati Uniti
  13. Giulio Lo Piccolo, 1985, Stati Uniti
  14. Alessandro Martello, 1991, Soverato
  15. Marco Maugeri, 1986, Acireale
  16. Gianluca Menniti, 1999, Soverato
  17. Salvo Gregorio Mirarchi, 1991, Soverato
  18. Saverio Mirarchi, 1986, Chiaravalle Centrale
  19. Luigi Origlia, 1988, Soverato
  20. Giuseppe Ranieri, 1989, Catanzaro
  21. Marco Rei, 1989, Serra San Bruno
  22. Giuseppe Riitano, 1995, Soverato
  23. Fabio Romeo, 1984, Catanzaro
  24. Francesco Giuseppe Russo, 1990, Soverato
  25. Marco Ussia, 1999, Soverato
  26. Nicola Voci, 1991, Soverato
  27. Vincenzo Voci, 1994, Catanzaro.

L’indagine, diretta dalla Procura Distrettuale di Catanzaro e condotta dai carabinieri della Compagnia d Soverato a partire dal 2019, aveva consentito di individuare una specifica organizzazione malavitosa dedita alla gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana nell’area del basso ionio-catanzarese, con proiezioni nella limitrofa provincia di Reggio Calabria. Inoltre, avevano permesso di ricostruire i collegamenti di alcuni degli indagati con i vertici della cosca di ‘ndrangheta “Gallace”, attiva in provincia di Catanzaro, con proiezioni nel Lazio, in Toscana e in Lombardia, funzionali al rafforzamento della capacità operativa del sodalizio. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Vincenzo Cicino, Vittorio Ranieri, Salvatore Staiano, Reno Andricciola, Giuseppe Vatrano e Piero Chiodo.