La Guardia di finanza ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di nove persone, accusate a vario titolo di turbata libertà degli incanti, con riguardo all’assegnazione del contributo per la realizzazione di iniziative culturali, da finanziare nell’anno 2016, nell’ambito della selezione indetta dal dipartimento regionale “turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, e di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, con riguardo all’affidamento, da parte del dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, nell’anno 2017, di contributi per il fondo unico cultura. Il provvedimento è stato notificato dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro, mentre le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo calabrese. La notizia era trapelata nei giorni scorsi, dopo che la stessa Guardia di finanza aveva iniziato la notifica del provvedimento. Al centro delle indagini ci sarebbero fondi per oltre 600 mila euro.  

 

Gli indagati

Antonio Sicoli

Sonia Tallarico

Adriana Toman

Marco Silani

Gianclaudio Festa

Dario Borruto

Pasquale Giorgio Piraino

Angela Rotella

Giacinto Gaetano

 

Le indagini

Ci sono dunque  Sonia Tallarico, 60 anni, dirigente generale del Dipartimento “Turismo e beni culturali” della Regione, Gianclaudio Festa, 50 anni, coordinatore dell'’Avvocatura regionale, e Adriana Toman, 61 anni, compagna del presidente della Regione Mario Oliverio, tra i nove destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini.

Le contestazioni mosse dalla Procura

Oltre alla Tallarico, a Festa e alla Toman, l’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato anche ad Antonio Sicoli, 70 anni, critico d’arte e direttore del “Maon” di Rende (Cosenza), Dario Borruto (67), Pasquale Giorgio Piraino (62), Angela Rotella (67) e Giacinto Gaetano (64), rispettivamente presidente e componenti della commissione di valutazione nominata con decreto regionale, e Marco Silani (50), direttore artistico della compagnia teatrale di “Porta Cenere”. Tra le contestazioni mosse dalla Procura di Catanzaro c’è, in particolare, l’assegnazione diretta di un contributo di 20mila euro al Centro per l’arte e la cultura “Achille Capizzano”, di cui Sicoli è direttore artistico: secondo l’ipotesi accusatoria, Toman, «sfruttando la posizione goduta in seno alla regione per essere la compagna del presidente Oliverio»  in cambio di materiale su una mostra avrebbe segnalato Sicoli a Sonia Tallarico, dirigente del dipartimento “Turismo e Beni culturali”.

I fondi per i circuiti teatrali 

Un altro filone dell’inchiesta riguarda, poi, il bando per l’assegnazione di fondi per i circuiti teatrali: in questo segmento sono indagati Festa, Borruto, Piraino, Rotella e Gaetano, sempre assieme alla Tallarico e alla Toman, accusati, in concorso tra loro, di aver concluso “un accordo collusivo” con cui “turbavano” una selezione indetta con decreto del dirigente generale del Dipartimento Turismo per la realizzazione di iniziative culturali da finanziare per il 2016.