Torna in libertà l'imprenditore di Amaroni, Paolo Lanzelotti, 47 anni, rimasto coinvolto nell'inchiesta denominata Scolacium, istruita dalla Dda di Catanzaro, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare applicata dal gip accogliendo le argomentazioni sostenute dai difensori Eugenio Felice Perrone e Giuseppe Vetrano. 

Secondo l'accusa nel suo ruolo di imprenditore, Paolo Lanzelotti, avrebbe mantenuto diretto contatto con i vertici del clan Bruno di Vallefiorita traendo benefici dall'avviare attività commerciali in realtà riconducibili alla associazione mafiosa. Dal 2006 fino al 2013 sarebbe risultato comproprietario assieme al presunto ex boss Giuseppe Bruno di diversi esercizi.