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Nuovi avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta “Robin Hood” coordinata dalla Dda di Catanzaro che nel febbraio scorso ha portato in carcere l’ex assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno. Si tratta di un troncone investigativo relativo alle assunzioni di Saverio Spasari e Damiano Zinnato, entrambi di Nicotera, in un progetto della Regione Calabria. Indagini che già avevano portato a muovere delle specifiche contestazioni sia nei confronti di Damiano Zinnato, (cognato del boss Luigi Mancuso di Limbadi), sia nei confronti di Saverio Spasari di Nicotera in merito alla loro inclusione in un progetto.
I nuovi indagati sono: Michele Parise, Patrizia Nicolazzo e Maria Francesca Cosco, componenti della commissione selezionatrice di un progetto per il Dipartimento “Politiche sociali” della Regione Calabria e Antonella Torchia, Sonia Libico e Eugenio Mercuri, componenti della commissione per i progetti di verifica degli standard normativi delle strutture sanitarie calabresi. Sono accusati di aver abusato del loro ufficio per favorire determinati candidati a scapito di altri in concorso con Pasqualino Ruberto, ex guida della fondazione Calabria Etica (ente in house della Regione Calabria), dell’ex consigliere ed assessore regionale Nazzareno Salerno, dei vibonesi Claudio Isola, Damiano Zinnato (cognato del boss Luigi Mancuso di Limbadi), Vincenzo Spasari e del figlio Saverio Spasari, gli ultimi due di Nicotera.
Il tutto per favorire Zinnato e Saverio Spasari alla Regione nell’ambito di due progetti e con l’aggravante di aver favorito, con tali presunte condotte, il clan Mancuso.