Nel 2017 era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Lamezia Terme a due anni e tre mesi di reclusione con l’accusa di voto di scambio
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Assolto per “insussistenza del fatto”. Così ha deciso la Corte di Appello di Catanzaro nei confronti di Giovanni Scaramuzzino travolto nel 2013 dall’operazione Perseo.
L’avvocato nel 2017 era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Lamezia Terme a due anni e tre mesi di reclusione con l’accusa di voto di scambio per una vicenda risalente al 2010 quando Scaramuzzino avrebbe ospitato nel suo studio un incontro, in occasione delle elezioni regionali, tra Piero Aiello, (candidato per il Pdl), Giuseppe Giampà e Saverio Cappello, al fine di accordarsi per ottenere voti. Giovanni Scaramuzzino è difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Francesco Siracusano.