I due sono indagati per abuso d'ufficio. Nell’inchiesta coinvolti anche il presidente della Regione Oliverio, il sindaco di Cosenza Occhiuto e l'ex consigliere regionale Adamo
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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l'ordinanza con cui il gip del capoluogo aveva disposto l'interdizione dai pubblici uffici, disposta a seguito dell'inchiesta denominata "Passepartout", per il direttore generale Giovanni Forciniti e per il dirigente del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Calabria Fortunato Varone, in quanto ritenuti responsabili del reato di abuso di ufficio. Forciniti e Varone, insieme al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, sono indagati per abuso in atti d'ufficio in relazione alla nomina di Forciniti a dg dell'azienda Calabria Lavoro. Secondo l'accusa, la procedura era stata viziata da irregolarità. La vicenda si inserisce in quella più ampia che vede coinvolto il presidente della Regione Calabria e altri politici ed amministratori, tra i quali anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. L'abuso si sarebbe concretizzato nell'ambito di un procedimento di selezione pubblica avviato l'8 maggio del 2018 per la copertura dell'incarico di direttore generale dell'Azienda Calabria Lavoro. Forciniti è stato difeso dall'avvocato Francesco Gambardella e dall'avvocato Aurelia Zicaro. Mentre Varone è stato difeso dal legale Danilo Iannello.
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