Emilio Angelo Frascati è stato arrestato a inizio agosto nell'ambito dell'operazione antimafia della Dda. Il Riesame accoglie parzialmente la tesi difensive e annulla in parte l'ordinanza emessa dal gip in merito all'associazione mafiosa
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Cade l'associazione mafiosa e resta l'accusa di trasferimento fraudolento di valori. Il Tribunale del Riesame ha revocato il carcere per l'imprenditore Emilio Angelo Frascati, il principale indagato dell'inchiesta "Mercato Libero" per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
Il Riesame ha accolto parzialmente il ricorso presentato dagli avvocati Francesco Calabrese e Marco Panella e ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nella parte relativa all'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Regge al vaglio del Tribunale della Libertà, invece, l'accusa di trasferimento fraudolento di valori. Emilio Angelo Frascati è stato arrestato a inizio agosto nell'ambito di un'operazione della Dda coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto Sara Amerio secondo cui l'imprenditore e i suoi fratelli Paolo e Demetrio Frascati, anche loro ai domiciliari, sarebbero i "domini occulti della società cooperativa 'Effe Motors' di cui erano, invece, formali intestatari gli ex dipendenti della 'Frauto srl'".
Questa era la vecchia concessionaria che era stata confiscata ai Frascati nel 2007. In sostanza, per la Dda, la "Effe Motor" veniva costituita allo scopo di poter ottenere in affitto gratuito per la durata di 19 anni il patrimonio aziendale dell'ormai confiscata 'Frauto srl' da parte dell'Agenzia del Demanio. Questo avrebbe garantito ai Frascati la gestione della concessionaria anche e soprattutto grazie alla fattiva collaborazione dei loro storici dipendenti. Nell'ambito della stessa inchiesta, il riesame ha confermato i domiciliari per Demetrio e Paolo Frascati e il carcere per Gaetano Tomaselli.