Il presidente della Commissione parlamentare antimafia chiama in causa il parlamentare vibonese tirato in ballo dal collaboratore di giustizia Bartolomeo Arena
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«Secondo quanto sta emergendo da atti giudiziari, il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, eletto a Vibo Valentia, sarebbe stato votato e fatto votare da uomini di ‘ndrangheta. Già quest’ipotesi è grave, gravissima. Se poi si aggiungono gli incarichi di coordinatore regionale di Forza Italia con l’approssimarsi delle elezioni regionali di ottobre prossimo e, soprattutto, di componente della commissione antimafia, il quadro diventa allarmante, insostenibile. Certamente la situazione si sta aggravando per il senatore Mangialavori, per cui attendiamo dallo stesso replica alle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia che hanno fornito le informazioni su cui si sta sviluppando l’allarme in questione».
È quanto dichiara il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, attraverso un post sulla sua bacheca facebook in cui ha ripreso la notizia data dalla nostra testata in ordine alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Bartolomeo Arena, depositate dalla Dda nel maxiprocesso Rinascita Scott, che chiama in causa il senatore vibonese di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Nicola Morra chiede anche lui – come in precedenza alcuni componenti della Commissione parlamentare antimafia del M5S – spiegazioni sulla vicenda al senatore Giuseppe Mangialavori che ha sinora preferito la via del silenzio.