Il Tribunale del Riesame ha disposto la restituzione riconoscendo il principio di ragionevolezza temporale: la nascita dell'impresa risale infatti a 10 anni prima della condotta di reato contestata. L'imputato è accusato di turbata libertà degli incanti
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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in accoglimento del ricorso proposto dall’avvocato Massimiliano Carnovale, ha revocato il sequestro della ditta Serratore Mario a distanza di oltre tre anni dall’applicazione del provvedimento ablatorio. Mario Serratore è rimasto coinvolto nell’operazione istruita della Dda di Catanzaro denominata Imponimento e accusato del reato di turbata libertà degli incanti finalizzata ad agevolare l'associazione mafiosa.
In particolare, nella sua qualità di titolare della omonima ditta individuale veniva imputato in concorso con altri soggetti tra i quali il responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Polia e presidente della commissione aggiudicatrice della gara e l’assessore del Comune di Polia con delega ai Lavori Pubblici di aver turbato la gara d'appalto promossa dall'amministrazione comunale, indetta e gestita dalla Suap di Vibo Valentia, in ordine alle procedure per l'individuazione del terzo contraente, avente per oggetto l’affidamento dei lavori di realizzazione di un albergo diffuso nel territorio di Polia. Con l'aggravante di aver commesso il fatto per agevolare l'associazione per delinquere di stampo 'ndranghetistico denominata Anello-Fruci di Filadelfia, in considerazione dell'interesse della suddetta cosca all'aggiudicazione e alla esecuzione di tali lavori.
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza impugnata disponendo l’immediata restituzione della ditta individuale intestata a Mario Serratore ed i beni correlati. Ha ribadito il profilo della violazione del principio di ragionevolezza temporale, atteso che gli assunti difensivi - secondo i quali l'impresa sottoposta a vincolo ablativo costituisse mera prosecuzione di analoga attività esercitata dal padre dell'appellante e che la sua costituzione fosse avvenuta in epoca risalente rispetto alla commissione del reato - s'appalesano adeguatamente comprovati alla luce della documentazione prodotta.
Nel caso di specie la costituzione della società si collocava in epoca notevolmente antecedente alla contestata condotta di turbativa. La difesa di Mario Serratore ha documentato che l'impresa individuale in sequestro operava sin dal 28 dicembre 2005 a fronte di una condotta di reato consumata nell'anno 2015. Ne è così conseguito l'accoglimento del gravame e la restituzione del bene in sequestro a favore dell'avente diritto.